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La Regina Elisabetta II si è spenta serenamente ieri sera alle 19.30 (ora italiana) a 96 anni nell’amata tenuta di Balmoral, quella dove era solita trascorrere l’estate e dove aveva anche passato parte della sua luna di miele con l’amato principe Filippo. Oggi avverrà la proclamazione di re Carlo III e sua moglie Camilla che assumerà di diritto il titolo di regina consorte, come già annunciato in occasione del Giubileo di Platino. Sono diversi i passaggi formali e istituzionali da compiere in questi casi, ma è anche il momento di fermarsi e ricordare: la sovrana è stata un’icona, anche di stile.

The Queen ha attraversato in tailleur coloratissimi, coordinati a cappelli e guanti, l’immancabile borsetta sotto al braccio, due secoli di storia.
Molte cose sono cambiate, ma una cosa è rimasta sempre uguale: il suo stile, unico e riconoscibile.

Elisabetta è stata la monarca più viaggiatrice della storia, con oltre 200 tour all’estero. Il suo stile viaggiatrice viene inaugurato alla fine degli anni Sessanta. Resta esemplare il look per il viaggio in Medio Oriente nel 1979. Per rafforzare le relazioni con i paesi che formavano uno dei mercati di esportazione più importanti del Regno Unito, fonte di petrolio, era importante che l’abbigliamento della regina fosse rispettoso dei costumi locali. I couturier Hardy Amies e Frederick Fox crearono una serie di look composti da abiti lunghi e turbanti, tutti in colori sgargianti. Dopo il tour, alcuni capi sono stati accorciati e indossati dalla regina per il Royal Ascot. Perché The Queen non buttava niente. Ma da allora l’uso dei colori divenne un segno distintivo del suo guardaroba. Tanto che 10 anni fa, per celebrare i 60 anni di regno, Pantone dedicò alla regina un omaggio: un campionario in cui era rappresentato ogni colore di abito che le era stato visto addosso. Il tutto con il numero di catalogo della nuance e la data di riferimento in cui la regina lo aveva indossato. Ma nella vita privata lei aveva una passione per tinte tranquille come il blu e il verde, adatte alla sua amata vita di campagna, alle passeggiate a cavallo e alla caccia. Così la si poteva incontrare vestita come una qualsiasi donna britannica di campagna: stivali da pioggia, kilt, trench e fazzoletto di seta in testa a posto della corona.