Cari Jiemmini dell’agenzia di moda Milano JM una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano, piccola disavventura per Michelle Hunziker, che si è trovata costretta a pubblicare tra le sue storie di Instagram un importante appello ai suoi fan. Tutto è accaduto per colpa di una svista di Aurora Ramazzotti, che ha combinato un bel pasticcio. Qualche ora fa la ragazza, abituata a condividere con i suoi follower tutto ciò che le accade durante la giornata, ha pubblicato sui social uno screenshot del suo smartphone, con una chiamata di sua madre in arrivo. Non aveva però notato il dettaglio che agli utenti non è certo sfuggito: il numero di Michelle Hunziker in bella vista. Inutile il tentativo di Aurora di rimediare all’errore cancellando immediatamente la storia “incriminata”, perché centinaia di persone avevano già salvato l’ambitissimo contatto telefonico. E, in poche ore, la Hunziker si è trovata letteralmente sommersa di messaggi e chiamate. “Errare è umano, ho sbagliato, ma vi prego non tartassate mia madre di telefonate e messaggi, altrimenti io non dormo più la notte”. È l’appello lanciato da Aurora Ramazzotti a cui è bastato un momento di distrazione per combinare un vero guaio. La figlia di Michelle Hunziker ha infatti pubblicato una Instagram story in cui si vedeva il numero di telefono della madre, in bella vista perché era lo screenshot di una sua telefonata in arrivo, e ora lei si ritrova sommersa dalle chiamate e dai messaggi dei fan, tanto da aver dovuto spegnere il telefono.“Mia figlia Auri ha postato uno screenshoot del mio numero e potete immaginare cosa sta succedendo… “, ha detto Michelle disperata, definendo la figlia “una vera pirletta”. “Mi stanno arrivano 60 milioni di messaggi al secondo – ha aggiunto – Per favore non inondatemi di telefonate… Vi prego, vi voglio bene, non voglio cambiare numero. Devo usare il telefono per parlare con mio marito e le mie bambine”. Poi ha lanciato un appello ai fan: “Queste cose possono capitare, Auri poverina è mortificata, può capitare, però voi per favore fate i bravi”.
