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– Il Codacons afferma che l’aumento dell’Iva al 22% sarà come una mannaia sul commercio, portando una “raffica di rincari in tutti i settori, generando un calo degli acquisti del 3% e ricadute sul fronte occupazionale e sullo stato economico del nostro Paese”. Tutto questo si tradurrà, secondo l’associazione a difesa dei consumatori, in un costo medio annuo maggiore per famiglia di 349 euro.

– Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, sottolinea “l’impatto recessivo che provocherà l’aumento dell’Iva che andrà ad azzerare i primi timidi e parziali segni di una ritrovata crescita, per il momento solo annunciata”.

– “Se in termini assoluti saranno i percettori di redditi elevati a subire l’aggravio di imposta più pesante, visto che ad una maggiore disponibilità economica si accompagna una più elevata capacità di spesa, la situazione si capovolge completamente se si confronta l’incidenza percentuale dell’aumento dell’Iva sullo stipendio netto annuo di un capo famiglia – spiega la Cgia di Mestre in una nota -. Ebbene, l’aumento dell’imposta, dal 21% al 22%, peserà maggiormente sulle retribuzioni più basse e meno su quelle più elevate. A parità di reddito, inoltre, i nuclei famigliari più numerosi subiranno gli aggravi maggiori”.

A parziale consolazione dell’aumento dell’Iva, è bene precisare che da oggi, 1°ottobre 2013, le tariffe di luce e gas scenderanno, rispettivamente, dello 0,8 e del 3%.

– La decisione è arrivata pochi giorni fa dall’Autorità per l’energia; il risparmio annuo per una famiglia media sarà di 41 euro: 37 per il gas e 4 per la luce.

– Questa nuova riduzione delle tariffe porta uno sgonfiamento della bolletta del gas, da aprile ad oggi, del 7,8% (risparmio di 100 euro annuo a famiglia) e dell’1,2% per l’energia elettrica.