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Cari Jiemmini dell’agenzia di moda JM, una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano,si svolgeranno a Tokyo le Olimpiadi estive del 2020. Lo ha annunciato ieri il Comitato olimpico internazionale a Buenos Aires. Alla votazione del Cio a Buenos Aires la capitale giapponese si è imposta su Istanbul, l”altra città rimasta in lizza dopo l”eliminazione di Madrid. L”annuncio è stato dato dal presidente del Cio Jacques Rogge. Una vittoria perfetta per tornare a sorridere, scacciare il “fantasma” nucleare di Fukushima, ricordare a tutti la forza di un paese che è pur sempre la terza economia al mondo. Anche se i punti di forza della candidatura nipponica sono tanti, ad aver sedotto i delegati del Cio è stato probabilmente l”intero progetto di “Tokyo 2020”, organizzato in modo molto compatto. Secondo i meticolosi piani giapponesi, i Giochi si svolgeranno nel raggio di pochi chilometri della città, che ha 9 milioni di abitanti (13 milioni nell”area metropolitana). Almeno sulla carta, non c”è quindi alcuna dispersione nè spazi per sbavature organizzative. Senza dimenticare poi il “fattore sicurezzà e l”importanza data da Tokyo all”innovazione e lo sviluppo tecnologico a sostegno dello sport. La carta della tecno-efficienza evidentemente ha funzionato. Ma quella incassata a Buenos Aires è per il Giappone un trionfo che ha un significato più profondo, ben al di là dei confini dello sport. Per mesi, Tokyo ha dovuto fare i conti con il dramma nel 2011 di Fukushima, la centrale nucleare non molto lontana (250 km) dalla capitale. E infatti, anche in Argentina, la delegazione nipponica ha più volte dovuto ricordare – alla stampa e ai tanti critici – che non ci sono ragioni di allarme e che le radiazioni presenti in città «non sono diverse a quelle di Londra, New York o Parigi. Il resto – hanno più volte detto i giapponesi – sono solo chiacchiere». Infatti, si afferma ora nella delegazione e a Tokyo, è il momento di dire basta a “rumors” avvelenati e notizie false. L”importante è guardare al futuro. La megalopoli asiatica potrà quindi utilizzare il lungo cammino verso i Giochi del 2020 come già fece in occasione del “64, quando l”intero paese seppe approfittare al meglio delle Olimpiadi per rilanciarsi e archiviare per sempre l”orrore della Seconda guerra mondiale.
«Ce l”abbiamo fatta, Tokyo ospiterà le Olimpiadi del 2020. La notte sta finendo nel migliore dei modi in Giappone». Questo il commento del premier nipponico, Shinzo Abe, affidato a un “cinguettio” su Twitter, a stretto giro dalla decisione presa dall”assemblea dei Cio tenutasi a Buenos Aires.