imagesCari Jiemmini dell’agenzia di moda JM, una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano,la Ue boccia l’Imu: aumenta la povertà e non risolve le disuguaglianze. Renderla progressiva e più equa. L’Imu, per essere più equa e avere un effetto redistributivo, deve essere modificata in senso più progressivo. È l’analisi del Rapporto Ue 2012 su Occupazione e sviluppi sociali, secondo cui «le tasse sulla proprietà non hanno impatto sulla disuguaglianza sociale in Italia e si ritiene che aumentino leggermente la povertà in Italia». Il principio fondamentale di “equità” di qualsiasi sistema di tassazione è la “progressività”: più i tuoi redditi e patrimoni sono elevati, più paghi. E viceversa. L’Imu non rispetta questo criterio. In un riquadro dedicato espressamente al caso italiano, gli economisti di Bruxelles indicano che alcuni aspetti della recente riforma del 2012 «potrebbero essere ulteriormente migliorati per rafforzare la sua progressività». Secondo gli autori del documento una ulteriore modifica dell’Imu andrebbe a impattare in maniera apprezzabile sulle disuguaglianze presenti nel paese se la tassazione venisse basata non sui valori catastali (per quanto aggiornati), ma sul valore dell’affitto potenziale dell’immobile. Un modo per legare più strettamente l’imposizione ai valori espressi dal mercato. Il commissario agli affari sociali, Laszlo Andor, non ha voluto entrare nel merito della questione Imu perché si tratta di un argomento «di campagna elettorale in Italia». Gli era stato chiesto se l’Imu, secondo la Commissione europea, dovesse per caso essere abolita. Si è limitato a dire che per l’Italia «è molto importante» procedere con il consolidamento del bilancio assicurando che i gruppi sociali svantaggiati «come giovani e donne, abbiano accesso al mercato del lavoro». Andor ritiene che il principio di tenere conto dei gruppi sociali svantaggiati debba essere seguito nella definizione delle politiche di bilancio. Nel rapporto, con riferimento al caso italiano, la Commissione europea indica alcuni aspetti che potrebbero essere migliorati della tassazione sulla proprietà: l’aggiornamento dei valori catastali, le deduzioni non legate alla capacità dei contribuenti a fronteggiare la tassa sul reddito, la definizione della residenza primaria e secondaria. La diminuzione della disuguaglianza di reddito attesa da un cambiamento dai valori catastali ai valori di mercato delle case è spiegata da un progressivo aumento dei valori degli affitti.