Cari  Jiemmini dell’agenzia di moda JM, una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano,da domani nelle sale arriva il nuovo film di Albanese “Tutto tutto niente niente”, un film comico ma non volgare, non reale ma iper-reale: per questo il mondo abitato da Cetto, Frengo e Olfo fa ridere, esce sotto Natale ma non è un cinepanettone.Dal tuca tuca al bunga bunga, il passo è un soffio. Se Raffaella Carrà con l’ombelico al vento è l’incubo notturno di Cetto Laqualunque in crisi sessuale, è chiaro che il mondo esasperato del film Tutto tutto niente niente, da giovedì nelle sale, è iper-reale. L’attore, anima e co-sceneggiatore della pellicola, diretta da Giulio Manfredonia, è un fiume in piena. Al centro della scena, accanto ad un Cetto quanto mai depravato, altre due maschere dello stesso Albanese: il vecchio Frengo, riesumato ma sempre freschissimo e fumato, che una madre iperbigotta (Lunetta Savino) vorrebbe “beato in vita”, e Olfo leghista veneto impegnato ad armare un esercito (di soli extracomunitari) allo scopo di “secedere, secernere, secessionare”.Tre nuovi mostri a cui corrispondono tre universi di riferimento, abitati da familiari, confidenti e amici, addobbati e arredati ciascuno in modo folle e ultrapop, ma coerente. Tre mondi che si ritrovano, seduti uno accanto all’altro nelle sale della politica, ricreate nello scenario dell’Eur, rarefatto e marmoreo, dal meraviglioso sottosegretario alla presidenza del Consiglio, un Bentivoglio stile Karl Lagerfeld: è lui ad assoldare Cetto, Olfo e Frengo perché votino come governo comanda. Presidente del consiglio, Paolo Villaggio: silente causa bocca piena di cibo, di cui si ingozza mentre intorno a lui impazza il carnevale della politica.