Cari amici e amiche dell’agenzia per modelle e modelli JM, c’è maretta nel mondo dei maghi: J.K. Rowling ha licenziato l’agente che per primo intuì il potenziale della saga di Harry Potter e lui sta meditando di portarla in tribunale. Secondo il “Sunday Telegraph”, Christopher Little è rimasto “deluso e sorpreso” dalla decisione della scrittrice di scaricarlo dopo 16 anni. Intanto ci si prepara all’addio alla saga: “Dopo aver girato l’ultima scena ho pianto” ha confidato Daniel Radcliffe (Harry) a Larry King. E Rupert Grint, che interpreta l’amico del cuore Ron, conferma che quel momento è stato un po’ come la fine dell’incantesimo, quel percorso magico che ha accompagnato dalla fanciullezza all’adolescenza matura tanto i personaggi quanto gli attori che li hanno impersonati. “Quando ho visto Daniel piangere – ha detto all'”Observer” – ho capito che era veramente finita”. Insomma, il prossimo 7 luglio, data di uscita de “I doni della morte”, sarà un giorno fatidico per molti.  Quanto a Emma Watson (Hermione), dopo aver confidato che la sua prima cotta sul set è stata per Tom Felton (l’algido e perfido Draco Malfoy) si e’ presa un anno di sabatico dalla Brown University e sta tentando piccoli passi nel mondo della moda. I tre giovani attori siedono su una pentola d’oro: i sette film usciti finora hanno incassato 3,6 miliardi di sterline al box office mondiale e Radcliffe, a soli 21 anni, ha accumulato un patrimonio di 28 milioni di pounds. E’ stata una fortuna anche per l’industria del cinema britannico dato che tutte e otto le pellicole della serie sono state girate nel Regno Unito. Quanto ai libri, ne sono stati venduti per 225 milioni, una cifra non indifferente se si pensa che la Rowling era stata respinta da decine di editori prima di riuscire a strappare, grazie a Little, un contratto con Bloomsbury nel 1996.