Cari Jiemmini dell’agenzia di moda Milano JM una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano, un minuto di silenzio prima dell’inizio poi la voce di Lagerfeld che racconta come avesse rifiutato la prima volta di dirigere il brand di rue Cambon ma “poi alla seconda richiesta avevo detto sì perchè il personaggio di Mademoiselle Coco mi affascinava, E da allora è stato come camminare in un quadro”. Inizia così la sfilata di Chanel a Parigi. Tante top model  accanto a Penelope Cruz alcune ragazze giovanissime molto amate dal Kaiser come Cara Delevingne, Lily Rose Depp e Kaia Gerber, le sue ultime giovanissime preferite. Virginie Viard alla fine appare per un breve saluto sulla porta dello Chalet Gardenia che fa da sfondo al paese incantato tra le nevi ricostruito al Gran Palais, rispettosa del momento e del suo Maestro. Alla fine tutti in piedi ad applaudire per tutta la canzone ‘Heroes’ di David Bowie e poi via con la tristezza addosso. Ma la leggenda continua. E le 2.658 persone invitate al defilè della collezione Chanel disegnata da Karl Lagerfeld (il suo ultimo impegno) a quattro mani con la sua erede stilistica Virginie Viard che ha lavorato trent’anni accanto e per il Kaiser nella maison di rue Cambon, certo il più importante ed emozionante dei dieci giorni della fashion week parigina, hanno tutte gli occhi lucidi e il cuore sospeso nel Grand Palais trasformato in una immaginaria location delle Alpi, St. Moritz o Megève non importa, tra chalet di legno e paesaggio innevato. E la passerella è proprio sulla neve con le modelle anche loro commosse e una ambasciatrice di Chanel come Penelope Cruz che singhiozza senza timidezze, mentre sfila nel finale in un abito corto bianco che sembra una deliziosa meringa di tulle stringendo, in mano un anemone bianco. Anche la diva spagnola ha una camelia bianca sui capelli come tutte le tantissime modelle di questo defilè evento che segna la storia della moda e non solo. In passerella bellezze dal mondo con lunghi cappotti di tweed o di pied de poule sgranato bianco e neri coordinati ai cappelli, sempre in tessuto, ai piedi le pedule più chic del mondo perché logate ma sempre ricoperte di shearling, i piumini candidi per la sera e addirittura fuxia per le passeggiate tra i monti, il tailleur del mito che si scompone e riscopre la morbidezza di una mantellina calda sulla giacca, lo smokink per la festa dello chalet più vip che è color del ghiaccio. In prima fila Naomi e Claudia Schiffer, Monica Bellucci, Silvia Venturini Fendi applaudono e partecipano alla standing ovation finale. Manca Ines de la Fressange una delle muse di Karl che pochi giorni fa aveva confidato a chi scrive che non sarebbe stata alla sfilata perché si sarebbe troppo commossa.