Cari Jiemmini dell’agenzia di moda Milano JM una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano,è stata un’edizione molto molto interessante che rappresenta il cinema di oggi”, ha detto la giurata Valeria Golino, fotografata senza Riccardo Scamarcio sul red carpet dei vincitori, riguardo alla 69esima edizione del Festival di Cannes appena conclusa con la vittoria del quasi ottantenne Ken Loach. La vittoria del regista, già Palma D’Oro nel 2006 con Il vento che accarezza l’erba, ha messo d’accordo proprio tutti ed è stata accolta con una standing ovation dal pubblico.Il presidente di giuria George Miller ha usato due parole per definire le scelte dei giurati che hanno scelto il regista britannico per la Palma D’Oro: rigore e felicità. “È stata l’esperienza più spossante e bella della mia vita” ha sostenuto Miller. Per fortuna Cannes non e’ solo paillettes e star, ma anche cultura e politica. La Palma d’oro va al regista piu’ vecchio in concorso (80 anni), ovvero Ken Loach e al suo ‘I, Daniel Black’, che ricevendo il premio regala una frase contro l’attuale sistema liberale come questa: ”un altro mondo e’ possibile e necessario”. E non e’ da meno Xavier Dolan, Grand Prix per ‘Juste La fin du monde’, che, rotto dal pianto e dall’emozione, dedica il suo premio al costumista Francois Barbeau (morto ad agosto) e fa capire che nei suoi film c’e’ molto di se stesso: ”i miei personaggi sono a volte cattivi, a volte buoni – dice il regista canadese 27enne -, ma sono tutti feriti, vivono tra noi con paura. Nella vita si deve perseverare per essere amati, accettati”.