Cari Jiemmini della Model Agency JM, una delle migliori agenzie di moda serie per modelle e modelli di Milano,dopo 27 mesi di dibattimento, salvo colpi di scena, i giudici leggeranno nel pomeriggio il verdetto a carico del Cavaliere, accusato di concussione e prostituzione minorile. Il pm Boccassini non sarà in aula.Poche ore alla sentenza del processo sul caso Ruby in cui Silvio Berlusconi risponde di concussione e prostituzione minorile. Oggi, infatti, dopo una cinquantina di udienze e 27 mesi di dibattimento, i giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Milano, salvo colpi di scena, entreranno in camera di consiglio per uscire, probabilmente nel pomeriggio, con la sentenza che, ancora una volta, farà il giro del mondo conquistando le prime pagine dei siti web, delle tv e dei quotidiani. Da quanto si è saputo, il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, che con il pm Antonio Sangermano ha sostenuto l’accusa e ha chiesto per l’ex premier sei anni di carcere, altrettanti di interdizione legale e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, non dovrebbe essere in aula. Al suo posto, a fianco di Sangermano che non farà alcuna replica alle arringhe dei difensori, ci sarà il Procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati. Il collegio potrà così entrare subito in camera di consiglio.In aula poi è attesa la presenza, tra il pubblico, di qualche politico azzurro a livello locale. Fuori, invece, davanti al palazzo di Giustizia, non è escluso possa arrivare qualche drappello di fan di Berlusconi pronti a manifestare contro i giudici milanesi “persecutori” del Cavaliere. Lui invece dovrebbe attendere l’esito della sentenza ad Arcore con i suoi più stretti collaboratori e la fidanzata Francesca Pascale. Non si esclude venga anche raggiunto dai ‘falchi’ del Pdl con cui poi, in base alla sentenza, potrebbe già cominciare a  pianificare la futura strategia politica e giudiziaria. Attesi a Villa San Martino anche i suoi difensori i quali, nei giorni scorsi, hanno depositato al collegio altre memorie. Ruby, invece, rimarrà a Genova mentre il suo legale, l’avvocato Paola Boccardi, sarà impegnata fuori Milano per un altro processo.Quanto al toto-sentenza inutile azzardasi a fare previsioni. Di certo sulla valutazione, accanto ovviamente agli elementi portati da accusa e difesa, peserà lo ‘spacchettamento’ del reato di concussione (è stato scisso in concussione per costrizione e per induzione) previsto dal decreto anticorruzione che porta il nome dell’ex guardasigilli Paola Severino. Rimane anche un’incognita su come il collegio risolverà la questione di tutti quei testimoni, in particolare le giovani ospiti, a “libro paga” dell’ex premier o “costretti a mentire”, come ha denunciato in aula Ilda Boccassini.