Cari Jiemmini dell’agenzia di moda JM, una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano, i marò sono ripartiti per l’India. Con la garanzia da parte di New Delhi che in caso di condanna non sarà applicata loro la pena di morte e che i due fucilieri di Marina potranno risiedere nell’ambasciata italiana. Dopo settimane di duro braccio di ferro con l’India, la svolta della linea italiana sulla vicenda dei due militari – che Roma non voleva far rientrare in India dopo la decisione annunciata l’11 marzo – arriva in serata a meno di 24 ore dalla scadenza del permesso di quattro settimane concesso dalla Corte suprema indiana. È stato Palazzo Chigi a prendere in mano la questione con decisione e, con l’avallo del Quirinale, a determinare il cambio di rotta. Oltre alle conseguenze diplomatiche e di immagine del Paese, hanno pesato, riferiscono alcune fonti, anche gli ingenti interessi commerciali in ballo tra i due Paesi. «Il Governo italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l’assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai fucilieri di Marina e alla tutela dei loro diritti fondamentali. Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute – si legge ancora nel documento – il Governo ha ritenuto l’opportunità, anche nell’interesse dei Fucilieri di Marina, di mantenere l’impegno preso in occasione del permesso per partecipare al voto, del ritorno in India entro il 22 marzo. I Fucilieri di Marina hanno aderito a tale valutazione». Resteranno nell’ambasciata italiana, avranno libertà di movimento I due fucilieri sono partiti già nella tarda serata di giovedì, accompagnati dal sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura. In serata Girone e La Torre sono passati per un breve saluto nelle rispettive abitazioni, a Bari.