Cari Jiemmini dell’agenzia di moda JM, una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano,sarà interessante capire cosa ne pensa il pubblico italiano de Le misérables, il film più strappalacrime della storia del cinema, secondo il critico del Guardian. Corre agli Oscar con 8 nominations, ha già vinto un Golden Globe come miglior film brillante (facendo guadagnare un Globe anche ad Anne Hathaway e a Hugh Jackman) e sbanca al box office di qualsiasi paese (circa 60 milioni di spettatori finora). Insomma, una vittoria titanica che però divide i critici: c’è chi si commuove assieme al pubblico, a seguire le tumultuose vicende del musical tratto dal romanzo di Victor Hugo e diretto da Tim Hooper (“Il discorso del re”) e chi invece mal sopporta tutto il grandioso meccanismo che sta alla base di questo affresco storico spettacolare, di questo kolossal-polpettone dalla durata monstre: 152 minuti di canzoni, tutte registrate dal vivo e mai in playback, di storia e sentimenti portati in scena da un cast multistar. Hugh Jackman è Jean Valjean, ex ladro per necessità che, uscito di prigione, cerca il riscatto sociale diventando sindaco di una cittadina della provincia francese. Russel Crowe interpreta invece il poliziotto cattivo Javert che non dà pace a Valjen, costringendolo alla fuga. E poi c’è Anne Hathaway nel ruolo mitico di Fantine l’operaia in miseria che per mantenere la figlia Cosette (Amanda Seyfried) si ritrova a vendere il proprio corpo.  Quindi la domanda è: anche il pubblico italiano si commuoverà in massa vedendo le performance di Hathaway (colei che più di tutti spinge alle lacrime) e compagni?  Dal 31 gennaio la risposta, al cinema.