Cari  Jiemmini dell’agenzia di moda JM, una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano,era il novembre 1972 e il costume degli italiani sarebbe cambiato in maniera decisa: sbarcava infatti in nel nostro Paese “Playboy”, la rivista per “soli uomini” più famosa del mondo fondata nel 1953 a Chicago da Hugh Hefner. Il primo numero è spettacolare: in copertina una donna di colore (per quei tempi incredibile), all’interno racconti di Nabokov, Bradbury e Italo Calvino. E per i suoi 40 anni “Playboy” Italia si regala un rinnovamento grafico. Il primo direttore responsabile è Furio Lettich (Ansa, La Gazzetta dello Sport, Il Giorno, Rai), mentre il direttore editoriale Oreste del Buono, scrittore, giornalista, traduttore, critico letterario italiano, direttore per oltre dieci anni anche di “Linus”. Le vendite triplicano tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli 80, quando la rivista diviene sempre più popolare: dal marzo ’74 infatti a Del Buono è subentrato Paolo Mosca (rimarrà fino a Marzo 1979, prima di lasciare a Luigi Reggi) che, come lui stesso spiega in un editoriale, dà il via all’operazione “Play e Boy dei paesi tuoi”: una via l’altra si spogliano non solo le attrici sexy della commedia all’italiana (per dire, Gloria Guida, Edwige Fenech, Barbara Bouchet, Pamela Prati, Jenny Tamburi, Nadia Cassini…) ma anche starlette viste in tv a fianco di Pippo Baudo e Mike Bongiorno (Tiziana Pini, Alida Chelli, Elisabetta Virgili) o ragazze desiderose di anticipare i tempi (Ilona Staller quando la parola “Cicciolina” era solo un appellativo per gli ascoltatori di una radio locale, Pamela Prati, Nastassja Kinski). E’ questo il vero culmine storico del magazine maschile per eccellenza in Italia, prima che i competitor degli anni ’80 e internet poi ne decretino l’inevitabile declino. “Playboy” chiude nel dicembre 2003 e resta nel limbo di un illustre passato per cinque anni. Fine 2008: Play Media Company rilancia la rivista in Italia con un nuovo numero 1. Caterina Murino è la prima girl di una cover tutta particolare e sulla rivista tornano firme prestigiose come quelle di Francesco Alberoni, Massimo Cirri, Andrea G.Pinketts, Umberto Smaila. “Playboy” mantiene la vocazione ‘italiana’ grazie a bellezze ‘nostrane’ come Melissa Satta, Belen, Melita Toniolo, Cristina Dal Basso. Attualmente la numerazione di Play Media Company è a quota 39 e per il prossimo numero di novembre il Direttore Editoriale Marco Basileo ha promesso un profondo rinnovamento del magazine. Per celebrare degnamente questo speciale compleanno, PostCardCult.com e PostCardCult Digital Magazine hanno deciso di dedicare al Playboy italiano uno spazio dove riassumere foto, curiosità, celebrazioni: un blog (e in seguito un numero del Digital Magazine) aggiornato quotidianamente dove scoprire (o riscoprire) un pezzo decisamente importante del costume e dello spettacolo italiano.